GIOVANNI ERA CON MARYLIN
Scritto da Rossana nel 2012 o nel 2013, ecco un valido esempio di come il tema del sogno, della visione onirica, possa ispirare un racconto.
La febbre a me non veniva mai. Io sentivo quando qualche portatore si avvicinava con brutte intenzioni e mi premunivo: mi lavavo spesso le mani, mangiavo molta frutta e verdura, quando rien
MALIA DI UN QUADRO
Anno 2013-’14. La suggestione di un dipinto ha ispirato a Carla questo racconto: una “rêverie”, una sorta di sogno a occhi aperti, che però fa pensare...
Simonetta stava lavorando al computernel suo minuscolo appartamento, quando il telefono suonò con insistenza. Sollevò la cornetta, un po' infastidita. "
NATALE AL CASTELLO
Ida si guardò intorno per capire se, a svegliarla nel cuore della notte, fosse stato il sommesso russare di suo fratello, che respirava male a causa delle adenoidi, o il verso di qualche animale notturno proveniente dal parco.
Elio dormiva tranquillo, quindi andò alla finestra e l’aprì. La investì una folata di vento gelido, misto a
SFIGATTO
Sono un gatto nero, bellissimo, ho un pelo folto simile al velluto e due occhi grigi saettanti.
Eppure, ho imparato a mie spese che alla gente faccio paura: cambia strada quando mi vede, si tocca, stringe un cornetto portafortuna se lo trova a portata di mano.
Perché pensano che porti sfortuna? La mia mamma, una splendida gatta grig
MIRE E MARY
Mire e Mary sono due gemelle, due facce della stessa medaglia ma molto diverse.
“Ma da dove sono uscite, dall’uovo di Pasqua?” ripeteva, fin da piccole, la loro mamma, spiazzata da una dissomiglianza talmente assoluta da finire con l’annullarsi per la legge che gli opposti si attraggono e si fondono.
La cosa si spiega con lo
CATERINETTA
Anna apparteneva a quel periodo lontano in cui si riteneva che ragazzi e ragazze, durante le vacanze scolastiche (finita la quinta elementare), dovessero avere un impegno, un lavoro anche non retribuito: non si doveva vagabondare inoperosi per i cortili del quartiere.
Fu così che, nell'estate dei suoi dodici anni, sua madre le trovò un
NATALAI
Si raccontava che nella valle di Lu T’imponi vivesse il mago Natalai; in paese dicevano che da bambino fosse stato allattato da una capra stregata. Questo serviva alla gente per giustificare le sue stranezze. Portava una calza rossa e una azzurra e teneva con sé una volpe invece di un cane; si diceva anche che quando tornava dal bosco cammina
CONSIDERAZIONI SU DUE RACCONTI DI CALVINO E PRIMO LEVI
Sulle letture di lunedì 6 febbraio 2023
La letteratura per bambini è piena di fiabe e favole che hanno come protagonisti gli animali. Questi, soprattutto nelle favole rappresentano i pregi e i difetti degli umani: l’intelligenza, la stupidità, l’audacia, la codardia, la furbizia, l’avarizia, la generosità, la sapienza e
LA CARTOMANTE
Tresa si sistema lo scialle sulle spalle e infila la porta che dà sul cortile.
- Questa faccenda la devo sistemare, - ripete quasi tra sé, affrettando il passo.
- Aspetta, vengo anch’io. Che bisogno c’è di correre? - dice Rosaria, rincorrendola.
- Tu sei scomunicata e non credi in niente, torna a casa! Puoi solo distu
I TAROCCHI DI CESIRA
Cesira guardava fuori dalla finestra la nebbia che aveva avvolto ogni cosa: anche i rumori erano attutiti e mentre i contadini chiusi nelle loro case si godevano il tepore del fuoco, gli animali nelle lunghe stalle ruminavano o lanciavano brevi richiami.
Quando picchiarono all’uscio Cesira sobbalzò, e passando davanti al crocifisso, per
LA CASA DELL’ORCO
Sulla Riviera Ligure, a Diano Marina, viveva un orco la cui casa si trovava appena fuori dell’abitato. Sembrava dovesse cadere da un momento all’altro questa che era stata una casa cantoniera: vetri rotti, finestre divelte con infissi che pendevano dai cardini e gemevano ad ogni alito di vento.
Negli anni 80/90, sempre in questa amena
DA SPALLONI A PARTIGIANI
La strada sfuma all’orizzonte, inghiottita da nuvole che gravano sulla terra, e io, un passo dopo l’altro, consumo le mie scarpe, la suola abrasa dal passo strascicato. I miei piedi reclamano un riposo che non voglio dargli, ma, raggiunto il porto, ormeggiata alla banchina, c’è la mia barca a vela: salgo a bordo e mi siedo. Lascio scorrer
DESTINO O TAROCCHI
Lungo il vallone che saliva al colle della Saracina, oltrepassato il cascinale della Zarra, ai piedi del colle e ai margini della grande foresta che copriva fitta anche i fianchi della montagna, era ben posizionato il vecchio castello dei Roger, un’antica famiglia del posto. Dionisio, da anni, faceva il custode e di tanto in tanto il figlio gl
FAVOLA TAROCCATA
“Nella mia infanzia” cominciò il nonno “avevo una balia, una vecchissima donna nata nel castello, dove sono sempre vissuto anch’io. La ricordo con molto affetto e ricordo in particolare che cantava l’antica canzone di un cavaliere venuto da molto lontano, su di un carro trainato da due cavalli bianchi
VITA DI UNA PREDESTINATA
In un vecchio mazzo di Tarocchi ereditato dalla famiglia Bastoni mancavano alcune carte come la Temperanza, la Giustizia, la Papessa, ma nessuno aveva notato questi vuoti, erano carte di cui non si conosceva neppure l’esistenza; ogni componente della famiglia viveva per sopraffare gli altri.
Per loro il mondo era una montagna da scalare
VIAGGIO IN CALABRIA
L’avevamo programmato da tempo e non vedevamo l’ora di partire.
Antonietta ci aveva parlato tanto di Monterosso, il suo paese natale, arroccato alle pendici del monte Coppari, vicino al bel mare di Pizzo Calabro, da cui era partita con la famiglia da ragazzina per cercare fortuna al nord.
Silvana ed io, vent’anni appena compiu
I TORMENTI DI TOMMASO
Sono stufo di fare code. La coda per la minestra, la coda per un giaccone, la coda per le scarpe, la coda per la doccia. Mi sembra di aver passato la vita in coda.
Prima facevo la coda allo Stadio, la coda per Picasso, la coda per gli U2, la coda alla Mole per qualche mostra eccezionale. Andavo con amici e ridevamo dell’attesa, pregustan
NOSTALGIA - INCONTRO AL TEMPIO VALDESE DI PINEROLO
Giovedì 27 ottobre 2022, al Tempio Valdese di Pinerolo, il nostro gruppo è stato accolto con la consueta simpatia dalle signore dell'Unione Femminile. Abbiamo letto undici testi di nostra produzione, legati al tema della NOSTALGIA.
ELISA – IL MINESTRONE
Da quando avevo iniziato a frequentare la scuola element
L’ANNIVERSARIO
Carla consultò il calendario: “Dunque vediamo questa settimana cosa c’è da pagare, medici da consultare, farmaci da far segnare…”
Il calendario era un elemento importante per la casa, la donna lo voleva con numeri e spazi grandi per scrivere e leggere, anche senza occhiali, le cose da ricordare.
A volte si sentiva vecchia,
VISITA
Oggi è il primo del mese e al solito mi preparo bene per andare a Endenich: abito da passeggio blu, stivaletti, guanti, cappello con veletta. Senza veletta non potrei affrontare lo sguardo di Robert. Nei suoi occhi non c’è più l’amore di cui mi circondava in passato e non voglio che legga la paura nei miei.
Spesso mi fissa per int
VOLARE
Ero pronta a partire. Ho preso lo zaino con dentro due jeans, tre magliette, delle mutandine, qualche paio di calze… e un sacco di sogni.
Senza svegliare la mamma sono uscita di casa lasciandomi tutto dietro. Avevo voglia di volare con le mie ali. Respirare aria di libertà. Ho fermato il primo taxi che passava, ho chiesto all’autista
LA PAROLA VIGNA
Acrostico
Vicende
Indicibili
Gustando
Novello
Autunnale
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Presagio
Nuvole nere si rincorrevano in un cielo che non prometteva nulla di buono. Ida, seduta nella carrozza scoperta, cercava di mettere a posto il vestito bianco, guardando di sottecchi il babbo con aria interrogativa.
“Babbo, ma verrà a piovere?” “Come farò se arriverò in chiesa fradicia?”
Giuseppe cercò di rassicurarla. “N
INDAGINE
Il commissario Barbero era appena rientrato nel suo ufficio dopo le due ore di ginnastica all’aperto imposte dal regime il sabato pomeriggio, cosa che lui riteneva una pagliacciata, ma guai a dirlo in giro se non voleva rischiare il posto, a cui teneva molto, e poi in qualche modo bisognava pur mangiare.
Si stava asciugando abiti e capel
PROGETTO MACUMBA
Il Macumba è stato un locale molto noto a Pinerolo e non solo. La famiglia Jahier possedeva un bar pasticceria situato alla periferia della città. Il figlio Riccardo, a differenza dei genitori, era uno spirito libero, desideroso di viaggiare e provare nuove esperienze. Dopo aver viaggiato a lungo in Africa, ritornato a casa, decise
L'ULTIMA LETTERA
Prologo
8 Gennaio 2011. Contea di Pima, Arizona
Jack aveva dormito poco quella notte, eccitato dai progetti per la giornata e per le anfetamine ingurgitate. Era stato ore su internet a cercare notizie e a vagliare diversi programmi e, finalmente, aveva deciso la sua mossa: il giorno seguente, un'espon
LA POESIA È
La poesia è mostrarsi nudi,
con difetti, debolezze e passioni.
È schizzo immenso dell'anima,
È malattia e terapia,
È l'esito di una cicatrice che sana.
È sognare e inventare,
È il coraggio
di esternare ciò che agita
il cuore e offusca la mente.
È sollievo in una società
cinica
MI RACCONTI UNA STORIA?
“Papà, papà, me la leggi una storia?” lo implorava Elena, correndogli incontro al rientro del lavoro e avvinghiandosi alle sue gambe.
“Ma sei stata brava oggi?” le chiedeva il padre, con un sorriso malizioso.
“Sì, sì, chiedi a mamma, sono stata bravissima!” E, facendosi prendere in braccio, gli stringeva il collo e
IN PLANO FEMINAE MORTAE
Era una fredda e ventosa sera di marzo, ma al Castello degli Acaja di Pinerolo si respirava aria di festa. Da quando Giacomo, signore di Pinerolo, aveva sposato nella primavera del 1365 in seconde nozze la giovane e avvenente Margherita di Beaujeu, dama della corte savoiarda, il castello risplendeva sovente di luci e i nobili della città accorr
LA CAPRA
Nessuna pretesa di correggere Silvio D'Arzo, solo voglia di conoscere di più la vecchia.
Il sole e il gelo avevano disegnato sulla sua pelle più rughe di quelle che meritava e così per tutti era solo la vecchia. Lei ricordava appena il suo nome, Zelinda: nessuno l’aveva più chiamata per nome da quando era bambina. Lei da s
IL POLLO E IL CELLULARE
Non potevo credere fosse successo proprio a me. E sì che mi credevo tanto furba! Ci ero cascata come un pollo! Un sms di un amico che chiedeva di rimandargli dei codici ha scatenato tutto. Nel giro di pochi minuti mi ero fatta rubare il profilo WhatsApp.
Che disastro! E ora che faccio? E se mi rubano anche i dati, se li rubano anche ai mi
SUPEREROI
Gemma fermò l’auto per far scendere il figlio: “Perché quello sguardo triste? Sei sempre andato a scuola volentieri, da quando ci siamo trasferiti sembri cambiato. C’è qualcosa che non va? Con i compagni? Gli insegnanti?”
Marco scosse la testa e cercò di sorridere, non voleva che la mamma stesse in pensiero: “No, abbiamo la v
FORESTA INTERNA 1
Credevo di essere esente da ogni forma di paura. Tanta gente teme il buio, io no. Basta avere un punto luminoso di riferimento e non si è mai completamente al buio. Io, per esempio, ho sempre la spia della riserva della benzina accesa.
Altri, poi, hanno il terrore della morte. Sono d’accordo con quel filosofo greco che ha detto: io e la
PROVA DI CORAGGIO
PROVA DI CORAGGIO
All’improvviso dal sentiero dei boschi arrivò una nenia come di chiesa.
Ettore rizzò le orecchie. Aveva fatto male a non portarsi Moret: il bastardino sentiva un topo che respirava a un chilometro di distanza. Ma questi non erano topi, erano voci d’oltretomba, forse di masche o forse di <
ELENCO: CHE COS'E' LA POESIA
Poesia che parte e non arriva,
gira in tondo, non trova la riva.
Poesia appesa, mostrata, cantata,
libera, scintillante, vibrante.
Poesia sopita, risvegliata, vegliata,
che urla, sussurra, parla forte e parla piano.
Poesia che piange, sorride,
come un fiore sbocciato a primavera.
Poesia come neve d
CAMPO DI CARNE
Jordan Moore era uscito presto dall’officina di riparazioni del Sig. Smith, quel venerdì sera. Il proprietario era un brav’uomo, e capiva quando un giovane aveva bisogno di sfogarsi un po’, specie in tempi come quelli. Ogni giorno qualcuno partiva per la guerra, e nella contea di Walworth c’era un clima di attesa e tensione.
II
SENZA SOLE (marzo 2020)
Scrivo per rattoppare il tempo e ricucire
così ogni distanza. Scrivo perché lo scritto
è storia che ferma l’attimo,
ed ora, in questo momento,
diventa essenziale dare forma alle emozioni
in parole. Fino a ieri sapevamo
di doverci difendere dai dolori eccessivi
LE CAPRE FELICI
Le conosce per nome, le munge con delicatezza
Le accompagna al pascolo
Nelle lunghe notti sotto una coltre di stelle le stringe a sé
“Il lupo non verrà”
Viene da lontano Agitu, dalle terre aride, dove il deserto avanza
E ti toglie il pane
Ma qui nei boschi, sotto le fronde maestose, in riva ai ruscelli
SULLA POESIA (pensiero di Capodanno 2021)
La poesia è, per me, un grande mistero, agisce
Nel nostro profondo come la musica di un maestro
Ho scherzato qualche volta con le filastrocche
Musiche per bambini che fan sorridere anche i vecchi
Non mi sono montata la testa, era un gioco,
Ma il poeta, quello vero, di poesie
MI PIACCIONO I LIBRI
Quelli belli spessi che promettono un lungo viaggio e qualcuno userebbe come fermaporte
Quelli che trattano saghe famigliari e vanno di pari passo con la storia
Quelli che i personaggi ti prendono sottobraccio per lungo tempo
Quelli che quando finiscono senti di aver perso degli amici
Ma amo anche quelli leggeri, che st
SENZA TITOLO
Guardando la tv
Lei: “Che bello quel quadro con i tulipani!”
Lui: “Cha poi sono girasoli.”
Lei: “È di quel pittore, ho il nome sulla punta della lingua, assomiglia a quello del cioccolato.”
Lui: “Il Perugino?”
Lei: “Ma no, quello che si è tagliato l’orecchio!”
Lui: “E perché ha fat