Categoria: Stanza segreta

IL FILO DI ARIANNA

Si era messa sul pavimento, in ginocchio, con la mappa di Torino e cintura tutta aperta davanti a sé. Per una qualsiasi altra persona, andare da Beinasco a Collegno sarebbe stata una fesseria, una banalità, una cosa normalissima, insomma. Per Federica no.

Non aveva assolutamente il senso dell’orientamento. Per amici e parenti era diventata bonariamente lo zimbello. Anche lei rideva di se stessa. In realtà rideva per non dimostrare agli altri l’imbarazzo e il blocco che s’impossessava di lei quando si trattava di spostarsi in luoghi che non conosceva.

“Perché ho scelto il dentista di mia sorella? Non ci sono dentisti competenti più vicini?” si stava chiedendo.                                                                                              

Finora se l’era sempre cavata in modo disinvolto: andava da Anna, sua sorella, e poi insieme allo studio dentistico. Ora invece doveva e voleva andare da sola, non era più possibile coinvolgere altre persone per un problema che era solo suo.

“Sono peggio di una bambina stupida e incapace!” si diceva. “Possibile che non riesca a superare questa difficoltà?” Ora le stava prendendo l’ansia, aveva un nodo alla gola e cominciava a respirare a fatica.

Per cercare di rilassarsi ricordava i suoi “grandi” viaggi e rifletteva che quelli non l’avevano mai preoccupata, erano i piccoli spostamenti che la mettevano in subbuglio.         

Suo fratello le aveva detto: “E’ facilissimo, il percorso più breve è quello che passa davanti al Sito.” Poi le aveva rivolto un risolino ironico che Federica aveva interpretato malissimo come: “Ecco la solita imbranata!”                                                                  

Non aveva mai pensato di usare il navigatore satellitare, perché circolare in auto seguendo indicazioni senza nemmeno capire dove si trovava non la faceva stare tranquilla nemmeno un po’.  Non voleva che il panico s’impadronisse di lei, doveva farcela. Allora ecco la grande idea! La carta stradale. Si era detta: “Calma, Federica. Cerca il punto di partenza, non pensare al percorso più breve, ma a quello che ti consente di trovare dei riferimenti.”

Poco per volta aveva individuato strade percorse migliaia di volte, piazze che avrebbe riconosciuto tranquillamente fino ad arrivare a quella minuscola strada dove si trova lo studio del dentista.

Ora il tragitto lo percorre sulla carta con l’indice: le sembra il filo di Arianna che man mano si dipana e riesce a farla uscire da quel labirinto, quel reticolo di strade che solo un po’ di tempo prima l’aveva quasi mandata nel panico. Non le sembra vero, è felice. Tutta l’ansia è svanita, ora è riuscita a individuare il percorso giusto per lei; non è certamente quello più breve, ma è quello che riuscirà a percorrere con sicurezza per partire e tornare a casa guidando tranquillamente e magari accendere la radio, sintonizzarsi su una stazione che trasmette canzoni “evergreen” e cantare quelle che ha imparato a memoria qualche anno fa. 

 

 

Autore: Elisa Gallina
Data: 01 apr 2016