ULTIMO APPIGLIO
Nella mente ho un vuoto che mi
opprime, viaggia senza confini.
Fantasticare è l’ultimo appiglio che
mi rimane, ho paura del niente che
abita il mio buio. Non c’è rumore, non
c’è colore, neanche il nulla mi può sentire.
Solo dolore e lacrime di pensieri, questa
la mia idea: finire il mio tempo, devo
solo raggiungere il ponte, senza vivere
della tua ombra. Quel giorno sei comparsa
ad accendere l’amore e ho cercato
di regalarti il mio, ma eri sole caldo
e non splendente, volevi già chiudere
con il mondo. Mi pareva conoscerti
da sempre, mentre invano continuavo
a farti riprendere la salita. Poi mi hai ferito,
pugnalato e gettato, quel mattino
quando tutto era finito.
Ora voglio ancora toccarti il cuore,
ti raggiungo, e se mi farai restare,
continueremo insieme a volare.