WILLIAM E EMILY
La figlia del Re dei ghiacciai, eterna fanciulla, passava le sue giornate a giocare con le nuvole. Seduta sulla cima del monte più alto, allungava la mano, le afferrava, le faceva correre nel cielo, le ammassava sulla cima e le faceva rotolare giù per la valle, disperdendole poi con soffio del suo alito. I suoi capelli scintillavano al sole e il vento ne traeva il colore dorato.
A...
IL LABIRINTO È CASA MIA
Corro per raggiungere il nido, lo riconosco dalla radice di gramigna che sporge e si annoda al trifoglio, ma soprattutto da quel richiamo non udibile che mi unisce alle sorelle. Sterzo a sinistra e all'improvviso cado all'indietro, illesa. Dovrò ricominciare a salire. La mia è una strada difficile, piena di insidie, trappole e ostacoli da superare. Se mi abbasso ad osservare, le cose...
TROVARE IL GIUSTO PROGRAMMA
Tutte le volte una storia, bisogna urlare, ma neanche quello serve a farlo smettere.
– Fabio, muoviti, la cena si fredda – grido a mio figlio per la terza volta. Pranzare o cenare insieme dovrebbe essere normale in una famiglia unita: per noi è quasi un’eccezione. Mio marito è sempre fuori per lavoro e per me non è facile gestire da sola un figlio adolescente. Fabio...
LABIRINTO VIZIOSO
Mi consideravo un ragazzo normale, conducevo una vita senza troppi svaghi, in una famiglia abbastanza severa, grazie alla quale ero arrivato alla stesura della tesi, con tanto impegno e grandi sogni per il futuro.
Poi quel giorno accadde qualcosa. Trovai sulla mia pagina facebook una richiesta di amicizia: era il mio amico d’infanzia, Giulio, che non vedevo e sentivo dai tempi...
UN GIORNO DA EROE
Philippe, seduto su uno sgabello all’ombra di un vecchio olmo, si asciugava il sudore e controllava nervosamente l’orologio.
Guardava la strada sterrata che dal paese di Moulins, attraversando un fitto bosco, s’immetteva sulla statale e giungeva fino a lui.
Aveva consigliato ai ragazzi di non arrivare troppo presto per il caldo, ma nemmeno al buio poiché avrebbe...
LABIRINTO VIZIOSO
Mi consideravo un ragazzo normale, conducevo una vita senza troppi svaghi, in una famiglia abbastanza severa, grazie alla quale ero arrivato alla stesura della tesi, con tanto impegno e grandi sogni per il futuro.
Poi quel giorno accadde qualcosa. Trovai sulla mia pagina facebook una richiesta di amicizia: era il mio amico d’infanzia, Giulio, che non vedevo e sentivo dai tempi...
LA MACCHINA FOTOGRAFICA
Fui il primo regalo importante per Marcello: lui appena sedicenne, io appena uscita dal negozio.
Ero una splendida Bencini Comet 2 degli anni sessanta. Lo spilungone mi accolse con entusiasmo, mi aspettava da tempo.
Ricordo le sue mani impazienti mentre mi estraeva dalla scatola, apriva la custodia di plastica marrone e osservava la mia forma compatta, l’eleganza degli...
EPPURE C'ERA UN TEMPO IN CUI...
È un prato di collina appena in discesa, quello della nostra prima volta. C’eravamo arrivati dopo una corsa pazza, tu a inseguire due trecce scure e curve tenere di fanciulla. Con uno scatto mi raggiungeresti e abbracciandomi alle spalle rotolammo sull'erba morbida, su un tappeto verde di primavera. Finsi di ribellarmi e lottando mi facesti aver ragione delle tue braccia muscolose, ti...
STOP TECNOLOGY
Ed eccomi qui, distesa sull'asfalto di una strada trafficata. Non avrei mai immaginato che sarebbe finita così. Nessuno avrebbe potuto.
Sono un oggetto comune, il più delle volte quasi invisibile per la maggior parte delle persone; eppure mi trovo ovunque e spesso accompagno gli umani per tutto l'arco della loro vita.
Sono nelle scuole, negli ospedali, nei tribunali, nei...
VITA SEGRETA DI UN ALIANTE
Chi mi conosce lo sa: sono Glaser Dirks, monoposto incallito, solo alte prestazioni, ho un anemometro che lèvati, un altimetro infallibile, una bussola bella tonda e un corpo in vetroresina liscio come il culetto di un bebè. Li vedo i vostri sguardi, sapete, ma non cedo, sono un monoposto e non ce n'è per nessuno. Posso farvi girare l'elica, fluttuare tra le nuvole e scherzare coi raggi...
MIRIAM DEI GIORNI NOSTRI
Quante volte aveva preparato lo zaino a partenze per luoghi lontani e pericolosi, ma quelli erano gli ordini e bisognava obbedire. Quella era la vita che si era ripromesso sin da ragazzo: non aveva costruito una sua famiglia, convinto che solo la vita militare gli appartenesse, e da quasi quarant'anni era impegnato in missioni di pace, soprattutto in Medio Oriente. La missione in Libano...
IL MALE RITORNA
Ada ebbe un tuffo al cuore nel risentire dopo tanto tempo il suo nome pronunciato da quella voce inconfondibile. Improvvisamente se lo vide davanti. Rivide le guance scarne di un tempo e poi gli occhi, come poteva non riconoscerli? Quell’azzurro, intenso come il mare, era rimasto lo stesso, come il vezzo di sfuggire agli sguardi incrociati. I capelli però l’avevano ingannata. Quando...
UNA NOTA STONATA
Da bambino il suo gioco preferito era quello di riprodurre suoni con gli oggetti più disparati, con strumenti musicali inventati da lui, per esempio faceva tintinnare i bicchieri, dando suoni diversi a seconda se erano riempiti con più o meno acqua, battendo cucchiai di legno sulle pentole di cucina, soffiando dentro una canna trovata in giardino e incisa su diversi punti. Un giorno...
IL CAPPELLO
Non ho mai provato tanta noia come da quando mi hanno messo su questo scaffale, con tutti quegli altri orribili cappelli.
Sì, orribili! Secondo me non si possono nemmeno chiamare “cappelli” dei copricapi come quelli, mosci, di lana spessa, alcuni sembrano delle papaline, con colori improponibili.
Io sono un cappello, nel vero senso della parola! Sono di feltro marrone,...
ACI E GALATEA
I riflessi del vetro della lampada si infrangevano sulla sua barba, rendendola verde.
Era stanco, sfiduciato...
La sirena di una nave che lasciava il porto lo riportò alla realtà. Il mare era il suo regno, aveva sempre vissuto lì, ma ora l’alternativa era fuggire come quella nave o soccombere; sarebbero arrivati e avrrebbero distrutto lui e la sua grande...
L'AEREO
Sto lì, acquattato come un grande uccello che sonnecchia, ma le mie larghe ali sono sempre spiegate, pronte a librarsi in volo.
Un vociare confuso mette fine al mio dormiveglia; le persone stanno entrando dentro di me, una piccola folla eterogenea che cerca di sistemare il proprio bagaglio a mano prima di prendere posto nel sedile già assegnato.
Come mi sento orgoglioso!...
NE FARAI UN VIDEO?
Gianni entra in casa di corsa, chiude la porta con una gomitata, lascia cadere a terra lo zaino con i libri; poi urla un “Ciao nonna” ed entra in bagno.
La nonna, dalla cucina, risponde: “Ciao, fai presto, si raffredda la pasta.”
Speriamo che non accenda il cellulare, pensa, altrimenti non esce più.
Mentre il nipote mangia, la nonna lo osserva. Nota gli occhi...
VERDE
Quando ho aperto gli occhi, l'unica cosa che sono riuscita a vedere è stato il verde. Non il verde brillante dell'erba, o delle foglie degli alberi in primavera. Un verde pallido, strano. Mi è venuto subito in mente il verde dei sacchetti dell'immondizia, quelli che si usano per l'umido.
Però, ho pensato, non poteva essere un sacchetto di plastica...sarei morta soffocata, visto...
STREGHE
Giulio scola la pasta e la ripassa in padella, tutte le sere lo stesso menù. Sorride amaramente e si siede a tavola, accende la televisione e si gode la tranquillità della casa tutta per sé. Fra poco, alla spicciolata, arriveranno i suoi compagni “di sventura” come li chiama lui. Sono quattro uomini, a cui il Comune ha offerto un tetto per sopravvivere, per non ridurli a dormire in...
SAI CHE GIORNO E' OGGI?
Sandra sta preparando il tavolo, dispone i fiori, il servizio buono. La cena è pronta, ha cucinato il pesce che piace a suo marito, il vino bianco è al fresco.
Passando davanti allo specchio del corridoio si guarda spaventata. Come ha potuto permettere alla parrucchiera di conciarla così?
“È ora di cambiare, signora, sempre lo stesso taglio, lo stesso colore giusto per...



