LA CASA DELL’ORCO
Sulla Riviera Ligure, a Diano Marina, viveva un orco la cui casa si trovava appena fuori dell’abitato. Sembrava dovesse cadere da un momento all’altro questa che era stata una casa cantoniera: vetri rotti, finestre divelte con infissi che pendevano dai cardini e gemevano ad ogni alito di vento.
Negli anni 80/90, sempre in questa amena cittadina di mare c’era un luogo incantato...
I TAROCCHI DI CESIRA
Cesira guardava fuori dalla finestra la nebbia che aveva avvolto ogni cosa: anche i rumori erano attutiti e mentre i contadini chiusi nelle loro case si godevano il tepore del fuoco, gli animali nelle lunghe stalle ruminavano o lanciavano brevi richiami.
Quando picchiarono all’uscio Cesira sobbalzò, e passando davanti al crocifisso, per andare ad aprire, si fece il segno della...
DA SPALLONI A PARTIGIANI
La strada sfuma all’orizzonte, inghiottita da nuvole che gravano sulla terra, e io, un passo dopo l’altro, consumo le mie scarpe, la suola abrasa dal passo strascicato. I miei piedi reclamano un riposo che non voglio dargli, ma, raggiunto il porto, ormeggiata alla banchina, c’è la mia barca a vela: salgo a bordo e mi siedo. Lascio scorrere lo sguardo sulle onde crestate di bianco:...
DESTINO O TAROCCHI
Lungo il vallone che saliva al colle della Saracina, oltrepassato il cascinale della Zarra, ai piedi del colle e ai margini della grande foresta che copriva fitta anche i fianchi della montagna, era ben posizionato il vecchio castello dei Roger, un’antica famiglia del posto. Dionisio, da anni, faceva il custode e di tanto in tanto il figlio gli sottraeva le chiavi, per radunarsi con gli...
VITA DI UNA PREDESTINATA
In un vecchio mazzo di Tarocchi ereditato dalla famiglia Bastoni mancavano alcune carte come la Temperanza, la Giustizia, la Papessa, ma nessuno aveva notato questi vuoti, erano carte di cui non si conosceva neppure l’esistenza; ogni componente della famiglia viveva per sopraffare gli altri.
Per loro il mondo era una montagna da scalare usando spade e bastoni per buttare giù dalle...
FAVOLA TAROCCATA
“Nella mia infanzia” cominciò il nonno “avevo una balia, una vecchissima donna nata nel castello, dove sono sempre vissuto anch’io. La ricordo con molto affetto e ricordo in particolare che cantava l’antica canzone di un cavaliere venuto da molto lontano, su di un carro trainato da due cavalli bianchi a cercare rifugio nel castello, perché...
LA SIGNORA CLARA - testo completo
1. IL SETIFICIO
La mia vicina Clara non aveva avuto una vita facile, da giovane, e da vecchia non fu più fortunata.
Era nata a Roure nel 1924, da una ragazza madre mandata via di casa per limitare lo scandalo nella contrada. La madre, Luisa, era di corporatura esile, ma aveva un carattere forte.
A detta dei genitori, era sempre stata una brava figlia, finché non perse...
RACCONTO LUNGO UN SECOLO - ULTIMA PARTE
24. IL PERIODO BUIO
Il traguardo raggiunto era motivo di grande soddisfazione per Lucrezia: ogni giorno cercava di dare il meglio a bambini e ragazzi del posto, figli di contadini e ricchi solo di buona volontà.
Ma quella tranquillità operosa durò pochi anni: una grande guerra venne a sconvolgere anche il piccolo paese di Pizzotano e molti dei giovani a cui Lucrezia dava...
IL TEMPO SOSPESO
Avevo giurato a me stessa che non sarei più ritornata. Questa campagna gelata d’inverno e rovente d’estate doveva essere un ricordo.
Sono nata in un paese vicino a Lahore, in Pakistan. Avevo quattordici anni quando io e la mia famiglia abbiamo lasciato il paese. Qui la vita non era facile, ma c’era il lavoro che aveva allontanato la miseria. Sono andata poco a scuola, sebbene mi...
I TORMENTI DI TOMMASO
Sono stufo di fare code. La coda per la minestra, la coda per un giaccone, la coda per le scarpe, la coda per la doccia. Mi sembra di aver passato la vita in coda.
Prima facevo la coda allo Stadio, la coda per Picasso, la coda per gli U2, la coda alla Mole per qualche mostra eccezionale. Andavo con amici e ridevamo dell’attesa, pregustando la gioia della visita.
Spingo avanti...
VIAGGIO IN CALABRIA
L’avevamo programmato da tempo e non vedevamo l’ora di partire.
Antonietta ci aveva parlato tanto di Monterosso, il suo paese natale, arroccato alle pendici del monte Coppari, vicino al bel mare di Pizzo Calabro, da cui era partita con la famiglia da ragazzina per cercare fortuna al nord.
Silvana ed io, vent’anni appena compiuti, avevamo una gran voglia di vedere posti...
NOSTALGIA - INCONTRO AL TEMPIO VALDESE DI PINEROLO
Giovedì 27 ottobre 2022, al Tempio Valdese di Pinerolo, il nostro gruppo è stato accolto con la consueta simpatia dalle signore dell'Unione Femminile. Abbiamo letto undici testi di nostra produzione, legati al tema della NOSTALGIA.
ELISA – IL MINESTRONE
Da quando avevo iniziato a frequentare la scuola elementare, e questo era già il terzo anno, i miei...
L’ANNIVERSARIO
Carla consultò il calendario: “Dunque vediamo questa settimana cosa c’è da pagare, medici da consultare, farmaci da far segnare…”
Il calendario era un elemento importante per la casa, la donna lo voleva con numeri e spazi grandi per scrivere e leggere, anche senza occhiali, le cose da ricordare.
A volte si sentiva vecchia, certe stanchezze, il sonno che la coglieva...
VISITA
Oggi è il primo del mese e al solito mi preparo bene per andare a Endenich: abito da passeggio blu, stivaletti, guanti, cappello con veletta. Senza veletta non potrei affrontare lo sguardo di Robert. Nei suoi occhi non c’è più l’amore di cui mi circondava in passato e non voglio che legga la paura nei miei.
Spesso mi fissa per interi minuti senza proferir parola, poi chiede di...
IL MIO CAMMINO - III PARTE
- IL TRIONFO DELL'ARRIVO
Questa notte non ho quasi dormito, complice forse la cena di ieri sera. Sveglia prestissimo, sono quasi le sei, decidiamo di partire subito per arrivare a Santiago il più presto possibile. Nel bosco è ancora buio, ma le torce ci aprono un varco; la rugiada della notte ricopre tutto, e un leggero strato di fango si crea su questo sterrato pieno di...
VOLARE
Ero pronta a partire. Ho preso lo zaino con dentro due jeans, tre magliette, delle mutandine, qualche paio di calze… e un sacco di sogni.
Senza svegliare la mamma sono uscita di casa lasciandomi tutto dietro. Avevo voglia di volare con le mie ali. Respirare aria di libertà. Ho fermato il primo taxi che passava, ho chiesto all’autista di portarmi all’aeroporto. Una volta in auto...
LA PAROLA VIGNA
Acrostico
Vicende
Indicibili
Gustando
Novello
Autunnale
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Con le regole del...
CRONACHE DI UN TEMPO SOSPESO (versione finale)
20 febbraio 2020
Lucio infila la chiave nella toppa, impaziente di entrare. L’odore di arrosto e patate rosolate risveglia la fame sopita, bussando alla bocca del suo stomaco.
Giuli si dà da fare in cucina, con tegami e padelle: lui le arriva alle spalle a passi felpati, l’abbraccia, lei fa un salto ed emette un gridolino.
- Ma quando la smetti di farmi prendere...
L'ULTIMA LETTERA DI MARIA (versione finale)
PROLOGO
8 Gennaio 2011 Contea di Pima, Arizona
Jack aveva dormito poco quella notte, eccitato dai progetti per la giornata e per le anfetamine ingurgitate. Era stato ore su internet a cercare notizie e a vagliare diversi programmi e, finalmente, aveva deciso la sua mossa: il giorno seguente, un'esponente democratica della Camera dei rappresentanti dell'Arizona, Cathy...
LA VITA E ‘ BELLA
Lea si risvegliò di soprassalto: aveva fatto ancora quel sogno, e da quell’atmosfera non avrebbe voluto emergere ancora. Perché si era svegliata? Fuori era notte, anche se un lieve chiarore si poteva indovinare all’orizzonte. Si ricordò subito che quello era il giorno della partenza e si sentì invadere da una felicità tale da far vibrare ogni fibra del suo corpo. Mancava ancora...



