Prove di poesia
Di sera 1994
Il raggio verde
ha chiuso il tramonto
L’ombra della sera
spegnerà l’arroganza dei colori
fino alla nuova alba
DORMIRE (dalla poesia di Raymond Carver)
“John! John! Su svegliati, fannullone che non sei altro, sta per nascere il sole e il raccolto delle mele è già cominciato, sbrigati, figlio d'un cane!”
Così urlando il padre di John lo scuoteva e lo tirava giù dai sacchi di mele, dove il ragazzo si era addormentato.
John aprì i suoi grandi occhi neri e lo guardò con odio. Che...
I CALZINI
«Venite! Venite!» gridava Paolo ai suoi cugini Antonio e Franco. «Venite con me di là dal recinto, ho visto una cosa molto interessante, dai, sbrigatevi!» E cominciò a correre giù dal pendio dietro casa, seguito dagli altri due ragazzini. Paolo aveva otto anni, gli altri due poco più. Era vivacissimo e molto intelligente. Sapeva riconoscere i...
INCONTRI E AVVENTURE
In un piccolo paese poco segnato sulle mappe, vicino a un lago e circondato da un bosco, viveva un bambino di nome Giorgio. Era alto di statura, snello, capelli ricci e castani come il colore dei suoi grandi occhi, con una carnagione chiara tempestata di lentiggini. Giorgio era un bambino gentile e disponibile con tutti, ma riteneva di non essere...
DORMIRE
Quando aveva sentito arrivare la fine, John il violinista era tornato a casa, come un figliol prodigo, ma nessuno aveva ucciso il bue grasso per lui.
Si era seduto sulla veranda e aveva suonato, fino a che una nota stonata aveva decretato la sua fine. Ora dorme sulla collina, proprio in cima, come un vecchio re, e di lassù, oltre il muro...
ESPLORANDO IL CORPO UMANO
Come tanti della mia generazione, a volte ricordo le domeniche pomeriggio trascorse in casa di amici, disposti a organizzare una festa danzante.
I primi anni settanta coincisero con i nostri primi turbamenti: gli approcci iniziavano con il ballo dei "lenti", e a tale scopo si cercava di oscurare la luce pomeridiana, abbassando tapparelle e...
UNA VACANZA A ROMA
Cora sbatté il ferro da stiro sul tavolo: “È inutile parlarne, non puoi andare a Roma da sola con Vanessa: siete troppo giovani. Lei sembra più grande di te, ma in fondo è una ragazzina e penso che i suoi genitori saranno d’accordo con me!”
Sì, i genitori di Vanessa erano d’accordo con Cora, ma avevano anche un piano B: perché non...
A UNA RAGIONEVOLE DISTANZA
(René Magritte – Le modele rouge 3)
La giornata era serena e il sole caldo faceva sciogliere larghe chiazze di neve, rimaste dopo la nevicata di qualche giorno prima. Battista, detto Batti, saliva con il suo cane Toby e con l’immancabile macchina fotografica munita di potente...
LA BELLEZZA INCONTRA GLI OCCHI DEL VIAGGIATORE
2019, Matera capitale europea della cultura. Credo sia arrivato il momento di tornare in Lucania, terra antica di tradizioni contadine e di uomini illustri, Giustino Fortunato, Carmine Crocco, Quinto Orazio Flacco.
Mi tocca pensare al miglior modo di affrontare questo viaggio, suggeritomi inconsciamente dal desiderio di alcune amiche,...
OCCHIO PER OCCHIO
LE TEMOIN – Man Ray 1991
Nedlla stanza in cui mi trovo sono sola, ma mi sento a disagio, non so perché. Ho l’impressione di avere uno sguardo fisso puntato su di me che ininterrottamente mi esamina, mi controlla. “C’è qualcuno?” chiedo, ma non ottengo risposta. Da quando ho preso coscienza di questa sensazione, mi sento sempre più impacciata, mi guardo intorno e...
MATERNITÀ
Namiddagg - Pomeriggio, di Johannes H. Moesman
Anno 2428. Naida atterrò con la sua smart volante nel parcheggio dell’ospedale. Un veloce ascensore la portò al duecentocinquantesimo piano, dove era situato il reparto natalità. La Dottoressa Benedetta Passera la stava aspettando e la fece accomodare.
“Dunque, abbiamo deciso di aumentare la famiglia?”
L’ARTE NON HA PREZZO
Testa otorinologica di Venere – Salvador Dalì
Dona Raimunda Alvarez - Moncada de Toledo y Carillo guardava le grandi scalinate che dal salone partivano per ricongiungersi al piano superiore della sua bella villa di Cadaqués.
Effettivamente, si disse, in questo spazio ci starebbe bene un bel busto, e nel pensare questo si accarezzò il suo di busto, di cui...
UNA SCIARPA PER ADDIO
“Le fantasticherie di un passeggiatore solitario” Magritte, 1926
Faceva freddo, ma nel suo cappotto soffice e pesante si sentiva tranquillo, mentre faceva la sua ultima passeggiata lungo la riva del fiume. Più avanti, attraversato il ponte, c’era un bar, dove si vedevano coppie solitarie, nascoste da ampi paraventi, e visi velati da panni, tutti a dileguarsi ogni...
ODISSEA SURREALE
In ordine di apparizione:
Paesaggio con fanciulla che salta la corda, 1936, Salvador Dalì
Il modello rosso III, 1937, René Magritte
La giovinezza illustrata, 1937, René Magritte
Venere restaurata, 1936, Man Ray
Tavolo solare, 1936, Salvador Dalì
Impressioni d'Africa, 1938, Salvador Dalì
Erano passati anni dall'ultima volta che ci eravamo...
ULTIMO APPIGLIO
Nella mente ho un vuoto che mi
opprime, viaggia senza confini.
Fantasticare è l’ultimo appiglio che
mi rimane, ho paura del niente che
abita il mio buio. Non c’è rumore, non
c’è colore, neanche il nulla mi può sentire.
Solo dolore e lacrime di pensieri, questa
la mia idea: finire il mio tempo, devo
solo raggiungere il ponte, senza...
SUL LETTINO DI SIGMUND
(Namiddag - Pomeriggio, 1932, Johannes Hendrikus Moesman)
- Caro dottore, come vede sono qui e voglio onorare il nostro patto. Lei è a conoscenza dell’assoluta fiducia che ripongo nel suo metodo di analisi e le assicuro che solo per questo motivo ho deciso di superare la reticenza che solitamente mi frena dal raccontarmi. Oggi, ancor più del solito, ho un certo pudore a parlare,...
MADRE PIETOSA
(Busto di Adolfo Wildt – Madre Ravera; due quadri di Ubaldo Oppi – Nudo tizianesco – Ritratto della moglie; un quadro di Emanuele Cavalli – Il solitario)
Nei romanzi e nei dipinti gotici sono raffigurata come la vecchia megera scheletrica che va in giro con la falce a cogliere le sue messi.
Devo dire che queste rappresentazioni spaventano persino me. In realtà...
UNA STORIA SBAGLIATA
(Vasco Bendini, Io che cammino)
L’avevo conosciuta quando undici-dodicenne prendeva lezioni di sci da me, maestro affermato. Si muoveva bene, leggera e aggraziata, ma era la grazia di una bambina con le trecce e l’apparecchio per i denti. Io ero circondato da belle signore che con sguardi e parole mi facevano capire che non avrebbero disdegnato un mio invito a cena o una...
LA STUPEFACENTE SCOPERTA DELLA FATA VERDE
Ispirato da: René Magritte, Le poison, 1939 - Man Ray, Vénus restaurée - Salvador Dalì, Divano labbra di Mae West - 1938
Tutti i pomeriggi scendevo il cane a pisciare: un allampanato levriero arabo, magro, con le zampe lunghe, che mi somiglia molto. Non so chi dei due trascini l’altro al guinzaglio, visto l’incedere ondeggiante di entrambi. Ma...
LA PROMESSA
Couples aux tetes pleines de nuages, Salvator Dali’ 1936
La pensione “Cavalluccio Marino” era aperta come tutte le mattine e Antonio sbadigliando accese la macchina del caffè per farsi un espresso che lo svegliasse un po’. Suo padre fece capolino dalla cucina, brandendo il coltello con cui sfilettava il pesce. “Scusa, a che ora sei rientrato stamattina? Poi vieni...



