ALLA FRANCESE
Al mattino, dopo le notizie del telegiornale, mi sento radio classica. Ogni tanto trasmettono pezzi di autori francesi. I francesi, prima di essere musicisti, sono poeti. Il titolo dell’opera dura in media cinque minuti, il pezzo musicale uno. Mi sono ispirato a loro per scrivere una poesia nello stesso stile.
Titolo
Passeggiando al limitar del bosco sul far...
COLPO (IM)PERFETTO
Perché sei dentro?
È stata la prima frase rivoltami dal mio coinquilino, alle Vallette.
Ho rapinato una banca.
Ah. Sei un duro, non ti avevano mai beccato prima?
Mai, è la prima volta. È anche il mio primo colpo. Anche tu sei dentro per furto?
Nessuno va dentro per aver rubato. Ma solo perché ti hanno preso. Sono finiti i bei tempi. In banca, con tutte...
L’AMICIZIA È BASTARDA
Ho un amico che non sopporta gli stranieri e quando, per lavoro, va in altri paesi, non può sopportare neanche se stesso ed evita di guardarsi allo specchio mentre si fa la barba ma, aborrendo il rasoio elettrico, utilizza quello manuale tagliuzzandosi spesso. Dopo i primi giorni è talmente sfregiato che deve lasciarsi crescere la barba. Quando rientra in Padania la moglie, che lo aspetta...
QUELLA MATTINA...
Quella mattina mi svegliai con uno strano senso di pesantezza alle gambe. Avevo iniziato un corso di ginnastica il giorno prima e pensai che fosse la giusta conseguenza. Guardai la sveglia, accidenti era tardi, mi dovevo sbrigare. Gettai le coperte da un lato e misi giù le gambe dal letto… le gambe? Ma dov’erano finite le gambe? O mio Dio, al loro posto avevo una lucente coda di...
UN RACCONTO DI LOCUZIONI E FRASI FATTE
Ai tempi che Berta filava, le persone non aspettavano la manna dal cielo, la vita era dura e sapevano di dover mangiar questa minestra o saltar dalla finestra. Alcuni però facevano orecchie da mercante e dormivano sugli allori. Altri, nati con la camicia, alla prospettiva di un lavoro, gettavano la spugna e diventavano pietre dello scandalo.
Per queste categorie, per fortuna, arrivò...
SE LE PARETI HANNO ORECCHIE...
Era un pomeriggio di maggio e si era messo a piovere all'improvviso. Valeria era per strada a piedi e si stava recando dal dentista, quando cominciò a scrosciare. Valeria era una ragazza di ventidue anni, di bell'aspetto, con una massa di capelli neri e ricci, sempre allegra e di carattere aperto e socievole. Aveva un piccolo difetto fisico, ma non se ne curava. C'è di peggio, pensava,...
senza te
Splendeva la forza, tra le spine della tua vita,
ma continuavi a irradiare umiltà e calore vitale,
insegnandomi a lottare.
Ora lungo le sponde del mio quotidiano,
che come un fiume talvolta scende mite
e altre volte impetuoso, sento la tua presenza.
Con te vicina è come accendere le luci della festa
nella mia vita ogni giorno. Con te...
LA VALIGIA
Ci sono viaggi e viaggi. Mete vicine o lontane, al fuori dei nostri usi e costumi. Per queste ultime la cura dedicata alla preparazione dei bagagli può richiedere maggiore attenzione, comunque è sempre una scelta personale: alcuni, come le lumache, si porterebbero appresso la casa, altri pensano all’essenziale.
PRIMO GIORNO DI PREPARAZIONE
Pensiamo alla valigia:...
ACCANTO A TE
Le radici nella mente mi chiedono pace.
Negli abissi segreti del cuore voglio che ogni cosa scorra,
senza afferrarmi ad uno specchio d’illusione.
Voglio calmare il mio respiro e placare il mio passato.
Voglio lasciare che i miei pensieri si dissolvano e
contemplare ora di ogni cosa solo il bello.
Voglio non cercare ricordi di...
KORE
Da quale notte
alzi gli occhi feriti
verso le stelle?
Cos’hai visto laggiù,
limpida Kore?
Ancora risplende
il tuo viso di bimba violata,
ma quanto può durare
una pallida luce?
Quanto resta vivo
il desiderio?
Dalle labbra infantili
schiude una nebbia
di parole insensate,
di canzoni cantate
da tua...
QUALCOSA DI NUOVO ALL'OVEST
Il cavallo aveva detto “Salite” e i bimbi avevano ubbidito. In quel momento nessuno aveva pensato alla mamma che raccomandava: “Non accettate inviti dagli sconosciuti”. L’invito era chiaro, bisognava accettare. Il piccolo che stava a un palmo dalle orecchie del cavallo chiese: “Come ti chiami?”
“Saltamari” rispose, e nessuno ebbe più timore, non era più uno...
APRILE
Sui pilastri, la rete dorata
danza leggera nel vento:
veste di odalisca,
seta dai riflessi cangianti,
non sa raccontare
di mani ruvide e forti
di pescatori esperti
che tirano su dal cobalto
pesci rossi e d’argento.
La rete dorata anela
la vertigine del volo,
si tende verso il cielo
nel tepore di Aprile,
sogna la...
FUGA E CONTRAPPUNTO
DO il giusto significato al mio ventre gonfio, è frutto degli stupri reiterati, della violenza bestiale di uomini su di me. Di chi sarà stato il seme? Delle guardie alle frontiere? Degli aguzzini che mi tenevano in una lurida prigione in attesa dell’imbarco? E tu, incolpevole, sei cresciuto dentro di me come un’escrescenza infetta, un corpo estraneo.
RE...
FRA L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA
Gli anni settanta: John Lennon pubblica Imagine, gli Eagles pubblicano Hotel California, I Pink Floyd pubblicano The Wall. Nascono gli U2, gruppo musicale con cui avrei ballato e mi sarei innamorata tempo dopo. Il mio mondo era quello. Fra la musica, le feste in casa di qualcuno, ancora non mi era permesso di frequentare una discoteca, e all’epoca ce n’erano poche in Tegucigalpa,...
L'INCUBO DEL VENERDI'
Il venerdì mattina era un incubo andare a scuola per gli alunni delle classi elementari. Anche se si cercava di far finta di niente, di non sentire, di estraniarsi, di far rumore più del dovuto, le urla strazianti, i pianti e le implorazioni giungevano alle orecchie di tutti i bambini. Era un bel dire che lo si faceva per il loro bene, che ci voleva coraggio e bisognava essere forti, che...
L’AQUILONE
Maria apre il cancelletto di ferro che delimita il giardino e si guarda intorno. L’erba è alta, le aiuole hanno perso la loro forma originale, anche il recinto avrebbe bisogno di manutenzione. Scuote il capo, le borse della spesa e la cartella le pesano: in questo inizio di primavera, le temperature sono più alte del normale. Apre la porta e il fresco della casa le dà sollievo.
LUNA, LA VACCA LUNATICA
Il suo allevatore, Peppe, le aveva dato questo nome perché era venuta alla luce in una notte di luna piena. Luna era una bella vacca bianca di quasi due anni e viveva in una stalla adiacente alla cascina Violetta, situata fuori dal paese di Rivafiorita, circondata da prati e in lontananza dalla catena di montagne. Era felice la nostra manzetta, se la passava bene in compagnia di amiche,...
IL CAVALLO GOLIA
Ernestina spolverò il tavolo tenendo la scultura nell'altra mano, poi la osservò attentamente, da tutte le angolazioni, come faceva ogni mattina. Rappresentava i suoi figli bambini a cavallo di Golia, il cavallo da tiro che li aiutava nei lavori pesanti in campagna e, la domenica, li portava in paese tirando il carretto. Non ricordava bene come fosse andata la faccenda: Fausto lo scultore,...
UN LUOGO PER VIVERE
In mezzo a un vasto prato, un po’ staccata da una grande mandria, c’era una magnifica mucca bianca che guardava il cielo anziché brucare l’erba come le sue sorelle.
La mucca di cui parliamo aveva nome Stella. Forse era questo suo nome che la condizionava: lei non si sentiva mai a suo agio nel gruppo bovino, il suo sguardo vagava inquieto verso il cielo e l’orizzonte, anche...
IL CORTILE
La strada che da San Secondo conduce a Prarostino attraversa alcune borgate, Rocco, Collaretto, Ruata: gruppi di case abbarbicate sull’altura. In basso, la pianura si stende a perdita d’occhio. Quando c’è nebbia, lassù risplende il sole e la Rocca di Cavour sembra un’isola che galleggia in un mare di ovatta.
A Ruata c’è un antico lavatoio e una fila di case costeggia la...