LUCINDA MATLOCK
Andavo a ballare a Chandlerville
giocavo a carte a Winchester.
Una volta cambiammo i compagni
ritornando ìn carrozza sotto la luna di giugno,
e così conobbi Davis.
Ci sposammo e vivemmo per settant'anni.
Filavo, tessevo, curavo la casa, vegliavo i malati,
coltivavo il...
PERCHÉ “PASSEUR” E NON “PASSEUSE”?
Nel momento in cui ho sentito questo vocabolo, un nome femminile è riaffiorato dal passato, subito seguito da un altro che arriva da un passato molto più recente.
Ma andiamo con ordine.
“Come le ho già detto, signora, ritengo che Gloria possa tranquillamente affrontare l’esame di ammissione alla prima media”.
Gran bella donna Eufrasia, e ai miei occhi lo è...
NINA DEI TEMPORALI
"Le finestre sono chiuse?"
"Si, amore, ci ho pensato io. Cerca di dormire... è solo un temporale, ma è ancora lontano. Forse non passa neanche di qui."
"Tu non vieni a letto?"
"No, non ancora. Voglio godermi lo spettacolo...”
Sono sempre stato attratto dai temporali, mi piace guardarli e non ho paura di queste manifestazioni di forza che la...
sogno
QUEL GIORNO LO SPECCHIO
DI UN SOGNO SI E’ ROTTO
ORA AFFACCIANDOMI ALLA FINESTRA
DEL TEMPO RIVEDO IL RICORDO
HO CONSERVATO NEL CUORE I FRAMMENTI
MA SE LI METTO INSIEME RIVEDO
UNA FIGURA SEGNATA
E’ PASSATO IL TEMPO
E NON SARO’ MAI PIU’ MADRE
A VELE AMMAINATE
George Gray
Ho osservato tante volte
il marmo che mi hanno scolpito -
una nave alla fonda con la vela ammainata.
In realtà non rappresenta il mio approdo
ma la mia vita.
Perché l'amore mi fu offerto ma fuggii le sue lusinghe;
il dolore bussò alla mia porta ma ebbi paura;
l'ambizione mi chiamò, ma...
IL MIO PASSEUR
Come un personaggio da romanzo, tra i sedici e i ventuno anni, anch'io ho avuto un tutore. Lo è stato non per lungo tempo, ma abbastanza per marcare la mia giovinezza con un segno indelebile. Era un giovane e affascinante avvocato, il figlio di mezzo di una facoltosa famiglia di Torino. Alto, bruno, con un sorriso accattivante e occhi scuri e vivacissimi, mi passava i libri della sua...
NUMERO OTTANTATRE
Quel viaggio e quella traversata durata tre mesi a bordo del transatlantico Belgius, da Amburgo verso New York, furono non solo la svolta della mia vita, ma anche della sua. Sulla nave conobbi Paolo, aveva anche lui i suoi sessant’anni suonati, ma era un uomo ancor pieno di vita. Suonava ogni sera al piano bar della nave, ed io stavo muta ad ascoltarlo: cercava i tasti del pianoforte...
NONOSTANTE BERGER E PENNAC SOSTENGANO…
Come dev’essere stato bello trovarsi nella classe di Pennac, estroso insegnante di lettere che ha svolto questa professione per ben ventotto anni. Allievi fortunati per colui che ha incarnato nella giovinezza la figura dello studente pessimo, fino alla resurrezione scolastica, avvenuta per merito di un insegnante che, comprendendo la sua dislessia, lo ha incoraggiato e...
IL FILO DI ARIANNA
Si era messa sul pavimento, in ginocchio, con la mappa di Torino e cintura tutta aperta davanti a sé. Per una qualsiasi altra persona, andare da Beinasco a Collegno sarebbe stata una fesseria, una banalità, una cosa normalissima, insomma. Per Federica no.
Non aveva assolutamente il senso dell’orientamento. Per amici e parenti era diventata bonariamente lo zimbello. Anche lei...
NEL LABIRINTO
Mi è stato chiesto di scrivere una storia sul labirinto. Bene! È una bella prova.
Da dove cominciare...
Ci sono dei ragazzini di varie età che dovrebbero aver voglia e coraggio di infilarsi in un labirinto, benché a loro faccia paura. Paura, perchè hanno sentito storie terribili, dagli adulti, su questo labirinto: sono morti dei bambini; di alcuni non sono mai stai...
NON É TEMPO DI AQUILONI
Il sole è sorto da tempo, ma il freddo è ancora pungente. Il vento scuote le tende dell’immenso campo profughi facendole schioccare come vele pronte a prendere il mare. Il terreno, ridotto a pantano dopo giorni di pioggia, si è rappreso con il ghiaccio della notte. Un uomo e un bambino camminano lungo il filo spinato, si dirigono come ogni giorno verso la postazione della polizia per...
IL LABIRINTO NEL MAIS
Philippe, seduto su uno sgabello all’ombra di un vecchio olmo, si asciugava il sudore e controllava nervosamente l’orologio.
Guardava la strada sterrata che dal paese di...
GLI INFERNOTTI
Alle 17 in punto c’era il coprifuoco, iniziava la TV dei ragazzi. Ester abbandonava qualsiasi gioco per sedersi davanti alla tele. Delle serie televisive, una in particolare le accendeva la fantasia e popolava i suoi sogni: “Ivanhoe”, la storia di un cavaliere bello e coraggioso che lottava senza paura contro i malvagi. Com’era luccicante la sua armatura e come sapeva usare la spada,...
IENA PLINSKY
Il suono sottile della sveglia mi trovò impreparata. Mi ero addormentata mentre cercavo di lottare con l'incertezza del futuro che si avvitava nel cranio e avevo sognato Iena Plinsky che si insinuava nella mia vita. Era uno sfigato insegnante di lettere di un qualche liceo del centro, e io andavo ad occupare l'appartamento che era stato suo, e dove lui ancora dormiva tra il caos della sua...
MIA STUPENDA FURIA
Ecco la scena: un tavolo d’acciaio, una gatta e cinque persone (quattro donne e un uomo) riuniti intorno al tavolo e quindi alla gatta.
A dirla così sembra l'inizio di una barzelletta e lo sarebbe quasi stato se tutte le persone, eccetto me, avessero fatto un passo indietro con aria spaventata.
Birbante Siriana (ovvero malvivente della Siria), in arte conosciuta...
ULTIMA PASSEGGIATA PER IL PAESE
Ci guardiamo di sguincio con le facce serie. Qualcuno piange perchè lo conosceva di meno. Qualcuno sussurra frasi uguali a sempre, che scivolano nel nulla, da dove sono arrivate. Qualcuno si china, nonostante l'artrosi, a spiare i nomi sui nastri dei fiori. Qualcuno ci conta con gli occhi, torcendo il collo tra i banchi di legno di una chiesa sfatta. C'è un prete grasso e cisposo che...
WILLIAM E EMILY
La figlia del Re dei ghiacciai, eterna fanciulla, passava le sue giornate a giocare con le nuvole. Seduta sulla cima del monte più alto, allungava la mano, le afferrava, le faceva correre nel cielo, le ammassava sulla cima e le faceva rotolare giù per la valle, disperdendole poi con soffio del suo alito. I suoi capelli scintillavano al sole e il vento ne traeva il colore dorato.
A...
IL LABIRINTO È CASA MIA
Corro per raggiungere il nido, lo riconosco dalla radice di gramigna che sporge e si annoda al trifoglio, ma soprattutto da quel richiamo non udibile che mi unisce alle sorelle. Sterzo a sinistra e all'improvviso cado all'indietro, illesa. Dovrò ricominciare a salire. La mia è una strada difficile, piena di insidie, trappole e ostacoli da superare. Se mi abbasso ad osservare, le cose...
ACROSTICI E FILM
Perfetti sconosciuti
Precari equilibri resistono finchè emergono: torbidi tradimenti, irritanti sceneggiate, costosi omaggi, nascite, osceni scatti, camuffamenti. Ipotizzante umanità trascende inclemente.
The danish girl
Teneramente hai emergenti doppie anime nascenti, intimi sogni. Ho gradito ineguagliabile recitazione...
TROVARE IL GIUSTO PROGRAMMA
Tutte le volte una storia, bisogna urlare, ma neanche quello serve a farlo smettere.
– Fabio, muoviti, la cena si fredda – grido a mio figlio per la terza volta. Pranzare o cenare insieme dovrebbe essere normale in una famiglia unita: per noi è quasi un’eccezione. Mio marito è sempre fuori per lavoro e per me non è facile gestire da sola un figlio adolescente. Fabio...



