QUANDO 1940 -1945
Quando i ricordi, senza un motivo apparente, emergono all'improvviso vividi, chiari, insistenti, quasi ossessivi: allora pensi che è giunto il momento di dar loro voce.
Quando, in pieno periodo bellico, io ero una bimbetta, e un soldato tedesco, alto, imponente, con la pistola al fianco, mi ha fermata mentre camminavo per regalarmi un tubetto di caramelle, perché gli ricordavo la sua...
L'ULTIMA NOTTE
Potevo scegliere di lasciarti andare, in quella lontana estate, quando eravamo nella nostra bella casa a due passi dal mare. “Questa sera non rientro per cena, mangio una pizza con gli amici” mi dicesti con il tuo sorriso accattivante, ma i tuoi occhi sfuggivano ai miei. Credo di aver intuito subito che mi stavi mentendo. Ma non dissi nulla. Tornasti a notte fonda, con un profumo...
QUASI FRATELLI
Era un assolato pomeriggio di primavera; i due amichetti del cuore, seduti sul pavimento, a pochi metri dallo schermo televisivo, guardavano a bocca aperta una puntata di una serie d'azione per bambini. Erano talmente concentrati da non accorgersi che la padrona di casa aveva portato loro la merenda. Il super eroe mascherato era in difficoltà: ferito e circondato da un esercito di...
QUANDO TUA MADRE
Quando hai sentito che tua madre, imprecando a tuo padre, cercava di perderti, ti sei aggrappata con forza a quel granello di polvere, hai pianto il tuo primo grido; quando hai cercato di meritare il suo amore indispensabile e ti sei sentita derisa; quando hai chiesto il perchè e lei ha alzato le spalle; quando hai sudato fino allo stremo per ottenere ciò che ad altri è stato...
SCEGLIERE L’ACQUA FREDDA
Scegliere se urlare, imprecare o spaccare qualcosa, quando il mondo sembra non andare nella tua stessa direzione.
Scegliere se perdere tempo in inutili discussioni, a ricordare le cose che sono state fatte, dette, dimenticate.
Scegliere se farsi venire l’aritmia, l'emicrania e la febbre a 40, stando male una settimana intera.
Allora prendere la borsa, buttarci dentro il...
QUANDO, AVVOLTA DALLA NEBBIA
Quando, avvolta dalla nebbia autunnale che ti bagna il viso insieme alle lacrime, ti avvicinerai a quella buca profonda, scavata da uomini estranei, e sentirai il fruscio delle corde che si sfilano dalla bara, calata in quella terra nera, quando vi getterai il primo pugno di terra e quel fiore rosso che tanto amava e il vuoto totale invaderà la tua anima, togliendoti ogni forza dalle...
QUANDO, AVVICINANDOSI ALLO SPECCHIO
Quando, avvicinandosi allo specchio con titubanza si osserva la propria immagine riflessa e, sotto il ciuffo di capelli morbidi e biondi, si nota ancora la traccia di quel livido; quando sentendo sbattere la porta d'ingresso si ha un sussulto nel cuore e si dice sempre e solo sì, pur di non far piangere il piccolo, che con le urla si spaventa tantissimo; quando si riordina tutta la...
SCEGLIERE LA FELICITÀ
LANCIA I DADI (Charles Bukowski)
Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.
Altrimenti non cominciare mai.
Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.
Ciò potrebbe voler dire perdere fidanzate, mogli, parenti, impieghi
e forse la tua mente.
Fallo fino in fondo.
Potrebbe significare non mangiare per tre o quattro...
EMIGRATO
(1° classificata Premio Letterario Nazionale "Città di Pinerolo 2020" sez. AMPI)
Quando non ti senti più libero nella tua terra,
Quando vivi il quotidiano con una guerra che tu non hai voluto,
Quando ti fai coraggio perché le tue radici sono profonde.
Quando vuoi resistere, vivi e lotti ogni giorno fino in fondo,
Quando la paura...
SCEGLIERE
SCEGLIERE di svegliarti al mattino, sapendo che nessuno ti porterà più la colazione a letto, ma dovrai preparartela tu.
SCEGLIERE di parlare al cucchiaio o alla pentola, mentre cucini, ben sapendo che non ti risponderanno.
SCEGLIERE di fare al momento propizio una passeggiata, sperando di incontrare qualcuno che conosci per scambiare almeno un...
UN POMERIGGIO INVERNALE
È un pomeriggio invernale, nel periodo delle vacanze natalizie.
La neve ha già coperto i tetti e le strade del villaggio di montagna, dove Luisa trascorre i fine settimana insieme al marito e ai figli; ha continuato a nevicare per tutto il pomeriggio. I bambini hanno voluto uscire, ci sono tutte le condizioni per rotolarsi nel bel manto candido e sempre più spesso; Luisa ha...
PASSEROTTO
Quando svolazzi fra le fronde, capisco che arrivano i primi freddi.
Quando arrivi a poggiarti sul mio davanzale, capisco che inizia l’inverno.
Quando poggi le zampe sul mio balcone, capisco che fuori la neve è alta.
Quando becchi le briciole degli avanzi, capisco che hai bisogno di me.
Quando vedo l’intreccio del tuo nido, capisco che la primavera si...
PARTIRE
La stazione ferroviaria è più in alto del paese e di là c’è una vista notevole: da una parte il centro storico addossato al piccolo porto, con l’insenatura disegnata a spicchio di luna attorno alle acque cristalline del Tirreno, dall’altra parte le colline, su cui sono tracciati arditi terrazzamenti digradanti, ricchi di colture e attorniati da una folta macchia mediterranea. Al...
IMPARIAMO GIOCANDO
Dialogo con un bambino
Sono le due e, come tutti i giorni, vado dalla mia amica a prendere il caffè.
Entro in tinello e, come tutti i giorni, il faccino birichino del piccolo Samuele spunta da dietro il cuscino con cui si nascondeva.
“Buu, ciao nonna!”
Facendo il solito salto, porto una mano alla bocca. “Ciao, cucciolo, mi hai spaventata,...
QUANDO IL SUONO DELLA SVEGLIA
Quando il suono della sveglia ti ha finalmente strappata a quel dormiveglia che tutto ti ha dato tranne che riposo, quando ti accorgi che crogiolarti ancora un po’ sotto le coperte non dà alcun sollievo alla tua angoscia, quando aprire gli occhi è ancora più doloroso che tenerli chiusi e la luce che filtra alle persiane è più buia del buio che ti porti dentro, quando il semplice...
LA CITTÀ NON ERA UN LABIRINTO
“Ciao, mamma, com’è andata la giornata?”
Gloria, una donna non più giovanissima, esce dal cucinino dove sta preparando la cena, si pulisce le mani sulla vecchia maglia sformata, già piena di patacche, e scosta il ciuffo di capelli castani che le cade sugli occhi, “non male, grazie, e a te?” intanto ritorna ai fornelli.
Ridacchiando il figlio continua “Sei...
La tua unica e irripetibile traversata
Quando si scopre quel profumo e si capisce di non aver mai conosciuto nulla di simile, senti quel bouquet di sottobosco e resina di pino e il sentore d’acqua fresca di cascata che purifica e lava via quanto esistito fino a quel momento; quando si viaggia in quel verde, dove i raggi del sole gareggiano con le zone d’ombra e la rugiada intride foglie e fiori, quando la pioggerellina filtra...
VIOLA, ANTIGONE
Nella grande cucina piastrellata di bianco, Donna Esmeralda, coadiuvata dalla signora Fina, sta controllando le pietanze e dando gli ultimi ritocchi. I vassoi colmi di cibo sono allineati sul piano di marmo grigio di un lungo tavolo, sistemato al centro della stanza.
Tranne l’angolo cottura in acciaio, tutto in quell’ambiente è antico: un grande camino in marmo rosa riempie gran...
la confetteria
La vetrina della confetteria scintillava alla luce abbacinante del sole di mezzogiorno, i vasi di cristallo disposti con maestria sul bancone e sugli scaffali erano colmi di delizie colorate. Caramelle di ogni forma e colore, deliziosi cioccolatini, marron glacés profumati ai fiori d’arancio, frutti canditi, scorzette d’arancia, liquirizie, confetti, praline... una meraviglia, un...
diventare una pianta
Cara maestra, da quando ti ho lasciata, nella nostra scuola elementare, sono trascorsi molti anni: io ho seguito i miei studi, tu sei rimasta una splendida maestra per altri bambini dopo di me. Eppure, ogni tanto, mi chiedo perché avessi paura di te, e ancor oggi non so rispondermi: motivare quella paura richiederebbe troppi particolari che oltrepassano la mia memoria. Forse trattavi gli...