LABIRINTO VIZIOSO
Mi consideravo un ragazzo normale, conducevo una vita senza troppi svaghi, in una famiglia abbastanza severa, grazie alla quale ero arrivato alla stesura della tesi, con tanto impegno e grandi sogni per il futuro.
Poi quel giorno accadde qualcosa. Trovai sulla mia pagina facebook una richiesta di amicizia: era il mio amico d’infanzia, Giulio, che non vedevo e sentivo dai tempi...
I MIEI PASSEUR
“Mon premier Passeur” furono due signorine, che in tempo di guerra, ad Aglié, mi invitarono nella loro villa a fare merenda e prima di andare via mi regalarono un libro. Avevo sette anni e questo fu il mio primo libro, ricordo ancora il titolo: "La prediletta". Lo imparai quasi a memoria.
Poi la mamma mi riportò a Pinerolo, qui scoprii la biblioteca della chiesa degli...
PERCHÉ “PASSEUR” E NON “PASSEUSE”?
Nel momento in cui ho sentito questo vocabolo, un nome femminile è riaffiorato dal passato, subito seguito da un altro che arriva da un passato molto più recente.
Ma andiamo con ordine.
“Come le ho già detto, signora, ritengo che Gloria possa tranquillamente affrontare l’esame di ammissione alla prima media”.
Gran bella donna Eufrasia, e ai miei occhi lo è...
I VECCHI POETI NON MUOIONO MAI
Il viaggiatore che attraversa la vasta pianura percorsa da fiumi e strade si trova all’improvviso di fronte ad una collina di modeste dimensioni. Sulla destra della statale si scorge una deviazione sterrata che sale tra ulivi e castagni. Subito scatta l’impulso di seguire la carrareccia e in breve si giunge ad un segnale perlomeno strano: LA CITTA’ DI EUFEMIA Km 0,01 ma dietro si...
IL GUFO
Lettera
Quando Olga si è presa l’impegno di scrivere una fiaba per raccontarla ai piccoli dell’asilo nido, non si è accorta di avere esaurito tutte le venticinque ore della sua giornata. Così si è rivolta a me ordinandomi, pardon mi correggo, chiedendomi se potevo prestagliene due. In quel momento per il mio lavoro me ne bastavano ventitré, la favola potevo...
UN GIORNO DA EROE
Philippe, seduto su uno sgabello all’ombra di un vecchio olmo, si asciugava il sudore e controllava nervosamente l’orologio.
Guardava la strada sterrata che dal paese di Moulins, attraversando un fitto bosco, s’immetteva sulla statale e giungeva fino a lui.
Aveva consigliato ai ragazzi di non arrivare troppo presto per il caldo, ma nemmeno al buio poiché avrebbe...
MELE COTTE (2011)
Chiunque è in grado di preparare un piatto di mele cotte in forno, per quanto, pensandoci bene, qualche piccola difficoltà potrebbe presentarsi.
Comincio levando il torsolo alle mele e allargando un po’ l’incavo per poterlo riempire di quelle cose buone che faranno diventare golose delle semplici mele al forno.
Difficilmente riuscirò ad eguagliare il gusto di quelle...
IL FIUME (2014-'15)
Egli è fermo, pensieroso e stanco, sul bordo del fiume, che in quel punto supera un salto e forma una cascata. L’ambiente intorno è umido, gli spruzzi di acqua si vaporizzano e si depositano a goccioline sulle foglie, sulle felci e sui muschi sviluppando un odore intenso e penetrante.
Gli era già successo, durante il suo percorso, di trovarsi di fronte a ostacoli da superare,...
IL MONDO DEL LAVORO IN UN HAIKU (2015)
OGGI
Ricerca di lavoro
Illusione e
Tanta disoccupazione
Cercare il lavoro
Grande fatica
Domani lavorerò?
Primo lauto stipendio
Salti di gioia
Urgono bei regali
Colleghi di ufficio
Sorrisi, caffè
Fregature ogni dì
Bollette...
IL LABIRINTO DORATO
In pricipio era un labirinto dorato, da cui non si poteva uscire senza guida, ma io avevo te, che mi prendevi per mano e mi guidavi verso l'uscita.
Era meraviglioso perdersi, non avevamo bisogno di molti accompagnatori, perché bastavamo l'uno all'altra. Anche tu, come Teseo, eroe ateniese, sapevi districarti in quelle vie disarticolate, perché le conoscevi una ad una, avendo...
LABIRINTO VIZIOSO
Mi consideravo un ragazzo normale, conducevo una vita senza troppi svaghi, in una famiglia abbastanza severa, grazie alla quale ero arrivato alla stesura della tesi, con tanto impegno e grandi sogni per il futuro.
Poi quel giorno accadde qualcosa. Trovai sulla mia pagina facebook una richiesta di amicizia: era il mio amico d’infanzia, Giulio, che non vedevo e sentivo dai tempi...
UNA CANZONE PER MARGHERITA
Ahh... finalmente mi levo sti tacchi! Levati le scarpe puru tu, poi li sistemu. Nìenti è megghiu ca stinnicchiarisi (allungarsi, sdraiarsi) su un divano con un bicchierone di acqua ghiacciata con zammù.
Ma dev’essere marca Tutone: cosa è stu Ricard, Pastis, mi dispiace ma i francisi a noialtri ci fanno un baffo.
A proposito di pila (peli): oggi, quannu to sùoru mi...
LA MACCHINA FOTOGRAFICA
Fui il primo regalo importante per Marcello: lui appena sedicenne, io appena uscita dal negozio.
Ero una splendida Bencini Comet 2 degli anni sessanta. Lo spilungone mi accolse con entusiasmo, mi aspettava da tempo.
Ricordo le sue mani impazienti mentre mi estraeva dalla scatola, apriva la custodia di plastica marrone e osservava la mia forma compatta, l’eleganza degli...
IL SENSO DI APPARTENENZA
Sto uscendo dalla palestra: il sacco pesa sulle spalle, i pochi gradini mi fanno sentire tutta la stanchezza delle mie gambe.
Un sole caldo, nonostante sia ancora febbraio, mi accoglie e mi abbaglia leggermente. Dopo il marmo chiaro degli scalini mi viene incontro il grigio scuro dell’asfalto, pochi passi e sono quasi a metà del vialetto, alzo lo sguardo verso il cancello e noto...
EPPURE C'ERA UN TEMPO IN CUI...
È un prato di collina appena in discesa, quello della nostra prima volta. C’eravamo arrivati dopo una corsa pazza, tu a inseguire due trecce scure e curve tenere di fanciulla. Con uno scatto mi raggiungeresti e abbracciandomi alle spalle rotolammo sull'erba morbida, su un tappeto verde di primavera. Finsi di ribellarmi e lottando mi facesti aver ragione delle tue braccia muscolose, ti...
ACROSTICI SUGLI ELEMENTI
VOLARE ESPLOSIONI
VOLO ...
LA CENA
MONOLOGO
Ti piace?
Oggi mi sono presa un po’ di tempo per preparare la cena per entrambi. Lo so che è solo una minestra, ma spero che sia di tuo gradimento.
Non fare quella faccia; non è mica una cosa così strana.
Lo so, ti saresti aspettato un brutto quarto d'ora, o come minimo una pugnalata alle spalle, ma non siamo ridicoli. Ma con te ho...
STOP TECNOLOGY
Ed eccomi qui, distesa sull'asfalto di una strada trafficata. Non avrei mai immaginato che sarebbe finita così. Nessuno avrebbe potuto.
Sono un oggetto comune, il più delle volte quasi invisibile per la maggior parte delle persone; eppure mi trovo ovunque e spesso accompagno gli umani per tutto l'arco della loro vita.
Sono nelle scuole, negli ospedali, nei tribunali, nei...
VITA SEGRETA DI UN ALIANTE
Chi mi conosce lo sa: sono Glaser Dirks, monoposto incallito, solo alte prestazioni, ho un anemometro che lèvati, un altimetro infallibile, una bussola bella tonda e un corpo in vetroresina liscio come il culetto di un bebè. Li vedo i vostri sguardi, sapete, ma non cedo, sono un monoposto e non ce n'è per nessuno. Posso farvi girare l'elica, fluttuare tra le nuvole e scherzare coi raggi...
UN MAZZO DI IRIS
Mi piace ricevere fiori, è la cosa più bella dei compleanni, più dei regali, dei dolci e degli auguri.
Guarda, non sono bellissimi? Un blu particolare, carico; credo che si chiami indaco. Il gambo lungo ha un portamento così aristocratico. Che petali vellutati, guarda che perfezione: tre petali vanno verso l'alto e tre s'inchinano verso il basso. Il profumo poi, così delicato,...



