IN EQUILIBRIO TRA DUE CULTURE
Vedo mia madre dispiaciuta, quando mi comunica che di lì a poche settimane ci sarà il matrimonio di mia cugina Francesca. Provo il solito senso di colpa, quello che le mie amiche del nord non riuscirebbero a capire. Se sei meridionale, ma come me vivi in Piemonte da quando eri bambina, è difficile spiegare che certe cose fanno parte del nostro DNA e non si possono cancellare.
FRENATA INTEMPESTIVA
Gianna aveva accompagnato Federico al nido, Giulia alla scuola elementare e, trafelata come ogni giorno, si dirigeva in centro città dove aveva sede il suo ufficio. Quel giorno non riusciva a trovare parcheggio e, inveendo contro tutti quelli che erano riusciti a posteggiare, si allontanò. (Elisa Gallina)
Ma, manovrando nervosamente in retromarcia per uscire dal parcheggio, non si...
UNA SFUMATURA DI NOIR
Testo originale
La frenata della mini attirò l’attenzione del pensionato che prendeva il fresco sul balcone della villetta.
“Scusi, dovrei fare una telefonata “disse la ragazza, appena scesa dall’auto.
“Perché?”
“Ho il cellulare scarico e la macchina che non va. Dovrei avvisare:”
“Venga.”
Mentre la...
UNA RAGAZZA E IL CANTASTORIE
La ragazza camminava veloce, sembrava quasi non toccare terra tra un passo e l'altro. Guardava fisso davanti a sé, respirando in modo rumoroso, come se ogni volta volesse ingoiare più aria possibile.
Abbandonò il suo percorso rettilineo, senza una meta precisa, per seguire una musica lontana. Era il suono di una chitarra, che usciva da una finestra aperta.
Arrivata là, si...
LABORATORIO IN NOIR
Testo assegnato
Un passo stanco: Angela ha fatto la notte in ospedale.
A un metro da lei, un'auto sbanda e travolge un gatto.
-Bastardo!-grida la donna. Si china a toccarlo, è ancora vivo.
-Hai visto ? Chiama la croce blu!-dice a un ragazzo che fuma, con i gomiti sul davanzale.
-Fallo tu.
-Ho il cellulare scarico.
SALDI D'INVERNO
Gabriele, infilate le cuffie, scese le scale e iniziò a camminare veloce sotto i portici di Piazza San Carlo. Diede un’occhiata al fedele cavallo per fargli sapere che anche quel giorno i piatti serviti al ristorante erano di alta qualità, tanto che i clienti avevano chiesto ai camerieri di potersi complimentare con lo chef.
Mentre pensava alla piacevole sensazione provata nella...
notte d'estate
Notte d’estate,
finestre aperte
sulla piazza del paese,
panchine vuote sotto gli olmi.
Il canto dei grilli
si è spento e tace il campanile.
Guardando innumerevoli stelle provo a pensare,
la natura maestra mi racconta anni e anni
passati nel borgo natio,
e mentre racchiudo il mio mondo in quelle ore,
mi trovo a...
Occhi da Husky (indossare la maschera)
La prima nebbia di questo inverno caldo e polveroso s’insinua a tratti nella notte, tagliandole l’orizzonte mentre risale la collina.
“Chissà se ci riuscirò” mormora la donna tra sé.
All’uscita di Trana abbassa il finestrino: l’aria fredda le scompiglia i capelli corti e grigi, mentre cerca alla sua sinistra il campanile del piccolo santuario. Lo intravede....
Una nota noir - L'INCONTRO
Anche quella mattina Giovanni, come tutti i giorni, era uscito per fare la solita passeggiata. “Devo sgranchirmi le gambe, altrimenti si arrugginiscono!” diceva sorridendo agli amici.
Ultimamente, però, non andava in giro volentieri, lo faceva per non mettere in allarme i suoi familiari. Qualche giorno prima gli era sembrato di vedere, passeggiando lungo il viale, una figura che...
LAURA E GIGO
Laura era scesa in città, come ogni sabato, per alcune compere e ora stava risalendo la strada tortuosa per tornare a casa. Le piaceva quel percorso in mezzo ai prati e ai giardini delle ville sparse qua e là sul versante esposto a sud. Quel giorno aveva voluto deviare per una strada più lunga che si spingeva fino ai boschi di betulle, attraversava una vecchia borgata e poi, tra panorami...
Il navigatore
Il navigatore segnava il punto di arrivo dell'itinerario, ma solo in quel momento si accorse dell'errore. Aveva scritto Val di Sale località Colle invece di Val di Sole località Calle. Il navigatore aveva obbedito e adesso si trovava al buio, in mezzo a un bosco; neanche un’anima in giro. Poche case sparse, all’apparenza disabitate. Per di più il cellulare la stava avvertendo che...
Esercizio IMPARARE DAL CINEMA - VARIAZIONE NOIR
TESTO ASSEGNATO
"Scusi, una cortesia..."
L'uomo, in strada, ha un'età e un aspetto rassicuranti, ma Beatrice, pensionata che vive da sola, sa che è meglio diffidare.
"Dica..."
"Non c'è campo, posso telefonare? Devo avvisare l'orchestra!"
"Venga su." La donna mette la catena e apre uno spiraglio della porta.
Lui arriva col fiatone. "Niente ascensore!"...
LAURA IN BICICLETTA ED ENRICO ALLA FINESTRA (Imparare dal cinema - “Il sorpasso” di Dino Risi)
Enrico apre gli occhi. È giorno, è in vacanza e il mafioso dell'incubo non lo aspetta in tribunale. Va alla finestra seminudo e sudato; apre i vetri e si guarda intorno, tenendosi un po' riparato dalle tende. Un gran fracasso e un’imprecazione lo raggiungono nel silenzioso mattino di ferragosto.
- Nooo, nooo non è possibile, e ora come faccio?
Laura è lunga e distesa...
PET THERAPY
La macchina si ferma a sobbalzi sulla strada fiancheggiata da villette d’epoca. Un uomo scende e guarda la gomma a terra.
“Oh no, siamo già in ritardo! E questo, figurati se non è scarico!” Getta il cellulare sul sedile e si guarda intorno.
“Signora, mi scusi, sì dico a lei, ho bucato e vorrei avvisare del ritardo, ma ho il cellulare scarico…”
La donna alla...
LA STANZA DI ZIA ROSA (Aprire una porta)
Nel mio mestiere le chiamate arrivano in qualsiasi momento, anche nel mezzo della notte, quando il presentimento s’insinua nel sonno e un attimo prima del ronzio del cellulare ti strappa da un sogno tormentato solo per sprofondarti in una realtà peggiore. Stanotte mi è toccato più da vicino: qualche figlio di cane s'è portato via zia Rosa con sette coltellate furiose. Sette coltellate...
Dietro la curva
Stava ormai arrancando lungo l'impervio sentiero che avrebbe dovuto condurlo in cima al colle.
La fatica cresceva, man mano che la foresta di pini e abeti, dove aveva trovato frescura nelle ore più calde, andava diradandosi per lasciare spazio a radure e rocce scoscese. Più volte, nei tratti di salita più ripidi, lo aveva sfiorato il pensiero di abbandonare l'impresa, poi aveva...
DIETRO LA CURVA
Ecco! Mi sono di nuovo persa.
Sono sola, nel buio, ma non ho paura. Mi cercheranno e mi troveranno, sono sicura.
L'estate scorsa, invece, ho avuto molta paura che non mi trovassero . Rivedo ancora tutto: il giardinetto, gli amici della spiaggia, la fontanella, i giochi, le panchine, i grandi seduti che parlano e tante ombre intorno. Stavamo decidendo il gioco e ognuno diceva la...
FESSURE NEL MURO
Il sole stava tramontando e l’aria diventava fredda, mentre Sergio camminava fuori dal borgo abitato. Era tornato a casa dopo molti anni e riconosceva a stento i luoghi che l’avevano visto nascere e crescere. Ad esempio, al posto delle nuove villette a schiera, lui ricordava solo prati e dossi naturali: l’ideale come campo da cross, dove gareggiare con gli amici in bicicletta.
INOSSARE UNA MASCHERA
Il ragionier Mario torna a casa, finalmente. Ha i muscoli della faccia indolenziti a forza di sorridere. Sorrisi falsi, di circostanza.
Il suo lavoro non è proprio quello a cui ha sempre aspirato, ma è il massimo a cui è potuto arrivare. Il diploma appeso in salotto, sulla parete dietro il divano, tra il ritratto di suo padre, ragionier Giovanni, e quello di sua madre Evelina,...
UN CREPA NEL MURO
Personaggi e interpreti: Pess (moglie); Ott (marito); vicino di casa
1^ atto
Ambientazione: sera, salotto, sottofondo di voci dalla televisione, profumo di tisana alla cannellaMoglie, marito,...



